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Risultati


Sono stati arruolati 361 soggetti, di cui 329 affetti da diabete mellito di tipo 2 con e senza evento cardiovascolare nella storia clinica.
Ad ogni soggetto arruolato è stato associato un codice identificativo progressivo (ID001, ID002, …) al fine di preservarne la privacy.
All’interno di un database progettato su un foglio Excel per ciascun soggetto arruolato sono stati raccolti: parametri antropometrici (età, sesso, peso, altezza, circonferenza vita, circonferenza fianchi, BMI), dati clinici (profilo glicemico e lipidico, valori di pressione sistolica e diastolica, funzionalità epatica, funzione renale), terapie (insulina, ipoglicemizzanti, antiipertensivi, ipolipemizzanti o altre terapie), la presenza di altre comorbidità dipendenti dal diabete e non, ed infine i risultati dell’analisi di immagine (GP) ricavati utilizzando il software progettato.

In breve abbiamo dimostrato che:

1) La GP si riduce passando da soggetti controllo a soggetti diabetici senza evento CV a soggetti con evento CV.

Legenda figura: CTRL: soggetti sani; DM2: soggetti affetti da Diabete mellito di tipo 2, MCV: soggetti affetti da Diabete mellito di tipo 2 e che abbiano avuto almeno un evento cardiovascolare pregresso

2) Un valore più basso di GP si associa ad una maggiore prevalenza di eventi cardiovascolari.

Legenda figura: HR: soggetti con membrana fluido/disordinata (GP bassa); GEL: soggetti con membrana meno fluida/organizzata, CTRL: soggetti sani.

3) La GP non correla con altri fattori di rischio CV noti, suggerendone l’utilizzo come possibile biomarker per rischio CV.

4) La GP dei soggetti senza malattia cardiovascolare pregressa non correla con i parametri vascolari derivanti dall’ecocardiogramma e dall’ecocolordoppler arterioso. Mentre nel gruppo di soggetti con malattia cardiovascolare pregressa è stata osservata una correlazione significativa tra GP e spessore del setto interventricolare in sistole (r = -0.681; p = 0.021), spessore della parete posteriore del ventricolo sinistro in diastole (r = -0.682; p = 0.021), spessore della parete posteriore del ventricolo sinistro in sistole (r = -0.897; p < 0.0001) e frazione di eiezione del ventricolo sinistro (r = -0.745; p = 0.009)

5) L’Integrazione del valore di GP in un sistema di scoring che tiene conto dei fattori di rischio noti, presenti anche in UKPDS engine score, risulta avere una maggiore accuratezza nel determinare il rischio di eventi cardiovascolari nei soggetti affetti da DM2.

Tab. 1 Regressione lineare tra la GP e le altre variabili di rischio CV note